venerdì 11 luglio 2008

SCIOPERO PUM



A TU PER TU CON ANDREA, PORTAVOCE DELLA COMUNITA’ SPONTANEA DEI COMMERCIANTI DEL CENTRO



In seguito alle ennesime assurde disposizione del Comune di Perugia, riguardanti la mobilità, per merito di alcune attività commerciali del centro, si è dato vita ad una comunità spontanea dei commercianti del centro, con l’intenzione di costituire un fronte comune di protesta nei confronti delle amministrazioni locali. La prima importante iniziativa è consistita in una serrata di una settimana, lungo la quale venti esercizi del centro storico si sono astenuti dalla vendita dei biglietti UP, per il trasporto pubblico di Perugia.

Abbiamo raggiunto, Andrea, promotore e coordinatore dell’iniziativa, e gestore dell’edicola di Piazza della Repubblica, che ci ha rilasciato importanti dichiarazioni.



Ciao Andrea, anzitutto parlaci di questa iniziativa? Da quale bisogno nasce e come s’è sviluppata?




Anzitutto abbiamo potuto registrare un malcontento generale per quanto concerne numerose difficoltà di movimento… si tratta di problema diffuso (difficoltà di accesso al centro storico, disagi per le categorie più deboli e per lo stesso personale APM): una delle cui conseguenze è la ridotta circolazione di potenziale clientela per i commercianti del centro, con particolare riguardo a zone in evidente sofferenza, come Piazza Cavallotti e Via dei Priori, o Via Alessi e limitrofe, afflitta da un annoso stato di abbandono. Lo sciopero della vendita dei biglietti UP è nato come una inziativa spontanea, senza alcun riferimento politico, e di categoria, né il benché minimo appoggio di qualunque partito, svoltasi nell’arco di una settimana, con l’adesione di circa venti rivendite di biglietti UP, tra tabacchi ed edicole.



Parlaci dell’andamento dello sciopero…




L’adesione è stata totale ed entusiasta, in particolar modo da parte di quelle attività dislocate ai margini del flusso dei cittadini e che traevano il loro beneficio dalla presenza di capolinea e passaggi pedonali. La reazione della gente si è manifestata nella più totale solidarietà nei nostri confronti, grazie anche alla presa di coscienza che tale iniziativa era comunque rivolta al benessere comune, dei cittadini per ciò che concerne la mobilità in senso stretto ed i suoi risvolti sociali, e dei commercianti per quel che riguarda l’effetto più particolarmente economico. Questo sciopero mi ha dato modo di toccare con mano le difficoltà di ogni singolo cittadino utente del trasporto pubblico, verificando sul campo l’effettiva validità della nostra iniziativa.



Cosa hai potuto osservare, vivendo e facendoti inteprete di quel malcontento sociale che tu stesso hai detto essere generalizzato?




È stato come lanciare un sasso in uno stagno, provocando dei cerchi sempre più ampi, fino a raggiungere aspetti sempre più generali e delicati. Il sasso è caduto proprio nel… centro, e non in senso metaforico, la cui situazione è sotto gli occhi di tutti: dei comuni cittadini, dei turisti, e anche dei nostri politici e amministratori. Zone sempre più ampie subiscono una progressiva desertificazione, a causa della mancanza di servizi essenziali (generi alimentari, lavanderie, ferramenta ecc. …) e dell’avanzata indisturbata ed incontrollata della microcriminalità. Se a tutto questo aggiungiamo la difficoltà oggettiva di raggiungere il centro dalle periferie, ecco spiegata la situazione agonizzante in cui versa Perugia.



E le periferie?



È logico e consequenziale che lo svuotamento del centro abbia portato ad un sovrappopolamento delle periferie, a tutto vantaggio di costruttori pronti ad approfittare di quello che sembra quasi essere un piano premeditato di deportazione indotta dei residenti, dal centro verso le nuove terre promesse dell’ediliza residenziale e della grande distribuzione. Ma se la svalutazione immobiliare delle aree del centro può far comodo a quegli stessi privati che l’hanno generata attraverso la gestione pubblica, alle attività commerciali e alle decine di loro dipendenti chi ci pensa?





Associazione Culturale Tyr - Perugia

controventopg@libero.it

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