(ASI) Il nove dicembre scorso, un pacco bomba è esploso e ha colpito il direttore della filiale romana di Equitalia Marco Cuccagna, procurandogli una ferita alla mano. Gli organi competenti, avevano lanciato subito lo status di massima allerta e avevano già ipotizzato che non si sarebbe trattato di un caso singolo.
Nella notte dell’ultimo dell’anno, un ordigno artigianale è stato fatto esplodere nella sede di Equitalia a Foggia. Nessuna rivendicazione è stata trovata e, secondo le ricostruzioni, la bomba rudimentale è stata costruita con alcuni grossi petardi legati insieme. Un attentato incendiario, ha colpito anche la sede modenese di Equitalia, che si trova al primo piano di una galleria commerciale. I danni sono stati minimi, ma l’azione è risultata dolosa. Due giorni fa una busta contenente un proiettile, indirizzata al direttore dell’agenzia di Equitalia a Torino, è stata intercettata dal personale delle poste italiane presso il centro di smistamento del capoluogo piemontese.
Questa mattina una telefonata anonima, ha avvertito la sede perugina di Equitalia, della presenza di una bomba all’interno dei propri uffici. L’allarme scattato è poi rientrato in tarda mattinata quando, gli artificieri dei carabinieri, dopo quasi tre ore di controlli serrati, hanno dichiarato che si trattava di un falso allarme. La bomba, dunque, non esisteva, ma Equitalia esiste davvero e i cittadini italiani se ne sono accorti da tempo.
Equitalia, infatti, ogni giorno si abbatte come un fulmine a ciel sereno sui lavoratori e sui pensionati italiani, su quella parte di popolo che vuole pagare quello che gli spetta ma non vuole assolutamente subire soprusi. Equitalia – lo scrivo per i pochi fortunati che ancora non sono stati costretti a pagare con tassi altissimi e non si sono informati – è un gruppo composto dalla holding Equitalia S.p.a. che controlla Equitalia Giustizia, Equitalia Servizi e tre Agenti della riscossione presenti sul territorio nazionale – tranne in Sicilia -. Dunque, dietro la facciata della riscossione dei debiti pubblici, c’è una società per azioni.
Una delle cose più sconcertanti di Equitalia è la straordinaria lentezza che fa incrementare sistematicamente gli interessi delle cartelle esattoriali. Molti cittadini si sono visti pignorare immobili per delle cifre irrisorie e, grazie alla tardiva notifica, non hanno neanche avuto la possibilità di difendersi legalmente. A molti altri cittadini invece, sono state inviate cartelle dubbie, se non addirittura con la richiesta di pagamenti non dovuti o già effettuati. E molte volte, per paura di vedere i sacrifici di una vita andare in fumo o semplicemente per non essere in grado di gestire un ricorso, queste cartelle vengono pagate.
L’informazione di massa dovrebbe parlare non solo delle bombe – vere o presunte – che sicuramente sono un allarme preoccupante, ma anche e soprattutto di tutte quelle vittime che, ogni giorno, in forza ai poteri oppressivi che hanno conferito ad Equitalia S.p.a., vengono lasciate in condizioni economiche disastrose.
Di Fabio Polese,
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6376:equitalia-mette-paura-agli-italiani&catid=13:economia&Itemid=37
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