mercoledì 6 aprile 2011

Notizie dall'Iralnda del Nord.


Un poliziotto è rimasto ucciso sabato scorso nell’esplosione di un’autobomba a Omagh, nell’Irlanda del Nord. 

Secondo le prime ricostruzioni, l’ordigno era stato piazzato di fronte all’abitazione del 25enne agente di polizia, sotto un’auto appartenente ad un membro della sua famiglia. Non è ancora chiaro se nell’attentato siano rimaste coinvolte altre persone. È il secondo poliziotto che viene ucciso in un attentato da quando nel 2007 è stata creata la polizia dell’Irlanda del Nord nell’ambito degli accordi del Venerdì Santo del 1998 che hanno avviato il processo di pace e la devoluzione dei poteri da Londra a Belfast. A questi accordi si oppongono alcuni movimenti nazionalisti repubblicani che si oppongono senza remore ad ogni pacificazione decisa dall’occupante britannico. Negli ultimi anni vi sono stati decine di interventi per sventare lo scoppio di ordigni piazzati nelle auto di rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel 2009 un agente era stato ucciso dopo aver risposto ad una falsa chiamata di emergenza.

Dal canto suo Gerry Adams, attuale presidente del Sinn Fein fautore della devoluzione ma un tempo legato al braccio politico dell’Ira, ha condannato l’attacco, affermando che il suo partito “è determinato ad impedire a quelli che l’hanno compiuto di portare indietro il processo di pace e politico”. Durante i lunghi anni di conflitto tra cattolici e protestanti, Omagh è stata teatro di molti attentati, e nel 1998 una bomba uccise 29 persone e ne ferì centinaia.



Di andrea Perrone,
www.rinascita.eu


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