sabato 28 aprile 2012

Myanmar. In nome del business anche l’Italia incontra Thein Sein


(ASI) Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, si è recato in Myanmar dove ha incontrato prima Thein Sein e poi il leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Questo incontro avviene dopo che le riforme “democratiche” del Paese dei militari, ha portato alla sospensione delle sanzioni made in Ue.
Il capo del Governo birmano ha assicurato al Ministro italiano che “le riforme politiche in atto nel Myanmar non faranno marcia indietro”. Nell’incontro, avvenuto nella nuova capitale Naypyidaw, hanno passato in rassegna tutti gli aspetti economici dei rapporti bilaterali. Proprio su questi aspetti il Ministro Terzi ha sottolineato che l’apertura e la fiducia dell'Italia e dell'Ue nei confronti di Myanmar “sta producendo nei nostri confronti intenzioni molto interessanti sul piano delle relazioni economiche, non solo commerciali ma anche di partnership imprenditoriali. Credo che la mia missione doveva aver luogo in questo momento, con un senso di tempismo non solo per manifestarci ma anche per posizionarci come Paese Italia in quello che può diventare un partner fondamentale nel sud-est asiatico”.

Il Ministro degli Esteri, accompagnato nel suo viaggio in Myanmar dall’attuale Sindaco di Torino, l’inviato speciale dell’Ue Pietro Fassino, ha poi incontrato la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi invitandola a venire “presto in Italia per visitare tutte le città italiane che in questi anni le hanno dato la cittadinanza onoraria”“L’Italia - ha continuato Terzi - ha accolto con favore le elezioni del primo aprile - e ha auspicato - l'incondizionato rilascio di tutti i rimanenti prigionieri politici e la fine delle violenze sulle minoranze etniche”.
Domani Catherine Ashton, l’alto rappresentante per la politica estera della comunità europea, sarà in visita in Myanmar con l’obiettivo di“aprire un nuovo capitolo nelle relazioni” tra l’ex Birmania e l’Europa. Anche lei incontrerà sia Thein Sein che Aung San Suu Kyi. In una nota ha dichiarato: “siamo pronti ad assistere questi sforzi così come lo sviluppo economico e sociale. Continueremo a sostenere la transizione democratica e ad incoraggiare gli investimenti e gli scambi commerciali con il Paese”.
Tint Swe, leader birmano in esilio e rappresentante della Lega Nazionale per la Democrazia (Nld) in India sulla scelta dell’Europa di togliere l’embargo al Myanmar ha commentato che la decisione è di natura “politica ed è alimentata da interessi economici”. Sul presunto cambiamento della Birmania, Tint Swe ha aggiunto: “gli elementi di natura geopolitica che interessano sempre più l’area, fra cui la crescita continua di Cina e India, sono fondamentali. Per contrastate la loro espansione è necessario quindi che Stati Uniti e l’Occidente in generale promuovano rapporti con una nazione ricca di materie prime, gas naturali e carburanti sebbene gran parte della popolazione viva ancora in condizioni di miseria. Gli uomini d'affari ragionano allo stesso modo in ogni parte del mondo, ad Est come a Ovest”. L’avidità dei militari al potere in questi ultimi anni, ha portato il Myanmar ad essere uno degli stati al mondo con le più basse condizioni di vita della popolazione, nonostante sia un paese ricchissimo di risorse naturali.
Dimenticavo, Thein Sein che da tutti i media oggi viene chiamato il “Signor Pulito” per la sua (molto) presunta incorruttibilità, è la stessa persona che quando vestiva i panni del generale e prestava servizio nello Stato Shan, permetteva ai suoi soldati di violentare, uccidere e saccheggiare i civili. Situazioni che ancora oggi, nonostante le pubblicizzate riforme “democratiche”, accadono nei diversi stati etnici.

di Fabio Polese,

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